Quali imprese generano più disoccupati?
López et al. (2020): Una teoria di rete dei flussi di lavoro tra imprese
Panoramica
López, Guerrero e Axtell (2020) sviluppano un quadro teorico basato sulle reti per comprendere i flussi di lavoro tra imprese.
Lo studio costruisce reti di flusso di lavoro (Labor Flow Networks, LFN) dove le imprese sono nodi e le connessioni rappresentano percorsi persistenti di mobilità lavorativa tra imprese. Utilizzando microdati amministrativi dalla Finlandia e dal Messico che coprono decenni, gli autori stabiliscono criteri per identificare flussi di lavoro significativi tra imprese e sviluppano un modello stocastico in cui i lavoratori navigano questa rete secondo regole specifiche.
Il loro framework produce due importanti intuizioni: (1) le distribuzioni delle dimensioni delle imprese emergono naturalmente dalla struttura di connettività delle imprese nella rete e dai loro tassi di separazione, specificamente Li ≈ CL * ki/λi (la dimensione dell'impresa è proporzionale al grado dell'impresa diviso per il suo tasso di separazione); e (2) un nuovo concetto di “disoccupazione specifica dell'impresa” che mostra come le singole imprese contribuiscano alla disoccupazione complessiva attraverso la loro posizione nella rete.
Classificazione metodologica
Questo articolo può essere classificato come:
Analisi di rete applicata ai mercati del lavoro – Utilizza la teoria delle reti per modellare la mobilità dei lavoratori tra imprese
Valutazione d'impatto delle dinamiche del mercato del lavoro – Quantifica come la struttura della rete influenzi la disoccupazione e le dimensioni delle imprese
Studio sulla complessità del mercato del lavoro – Esamina le interazioni tra le proprietà delle imprese e la mobilità dei lavoratori
Utilizzo di grafi dinamici per catturare cambiamenti strutturali – Modella il mercato del lavoro come una rete dinamica con flussi
Risultati principali
Gli autori dimostrano innanzitutto che i flussi di lavoro tra imprese presentano persistenza – se i lavoratori transitano dall'impresa A all'impresa B, questo aumenta significativamente la probabilità di future transizioni lungo lo stesso percorso. Sulla base di questo risultato, costruiscono LFN e sviluppano un modello stocastico in cui:
- I lavoratori possono separarsi dalle imprese con una probabilità specifica λi
- I lavoratori disoccupati possono fare domanda presso imprese vicine nella rete
- Le imprese accettano le domande con probabilità variabili
Questo modello produce diversi risultati importanti:
La distribuzione a legge di potenza delle dimensioni delle imprese emerge dalla struttura della rete e dai tassi di separazione
La disoccupazione specifica dell'impresa segue una distribuzione con coda pesante
La posizione di un'impresa nella rete influisce sia sulla sua dimensione che sul suo contributo alla disoccupazione
Contributo alla revisione della letteratura
López et al. (2020) forniscono un contributo significativo alla comprensione dei mercati del lavoro attraverso la teoria delle reti. Il loro approccio collega aree di ricerca precedentemente separate: la mobilità da lavoro a lavoro e le distribuzioni delle dimensioni delle imprese. Mentre i tradizionali modelli del mercato del lavoro sono spesso aggregati o a grana grossa, questo articolo fornisce un framework disaggregato che preserva la ricca eterogeneità delle imprese e delle transizioni dei lavoratori.
Il concetto di disoccupazione specifica dell'impresa è particolarmente innovativo, mostrando come la disoccupazione possa essere compresa come un fenomeno di rete locale piuttosto che solo come una condizione economica globale. Questa prospettiva rivela come certe imprese possano contribuire in modo sproporzionato alla disoccupazione in base alla loro posizione nella rete e alle loro proprietà.
I risultati degli autori sulle distribuzioni delle dimensioni delle imprese offrono una nuova interpretazione della ben nota legge di potenza nelle dimensioni delle imprese. Piuttosto che essere guidate dalla produttività o dai processi di crescita dell'impresa, il loro modello suggerisce che le dimensioni delle imprese emergono dalla struttura sottostante delle reti di mobilità dei lavoratori e dai tassi di separazione.
Per i ricercatori che studiano modelli di rete dinamici dei mercati del lavoro, questo articolo fornisce sia innovazioni metodologiche che validazioni empiriche utilizzando dati amministrativi completi. Il framework apre possibilità per interventi politici più mirati che considerino la struttura di rete dei mercati del lavoro.
Riferimento bibliografico
López, E., Guerrero, O. A., & Axtell, R. L. (2020). A network theory of inter-firm labor flows. EPJ Data Science, 9(1), 1-41. https://doi.org/10.1140/epjds/s13688-020-00251-w